La frequentazione tra il genitore non convivente e i figli minori, al fine di evitare il rischio di contagio, potrà essere adempiuta con l’assistenza degli operatori dei servizi sociali, che dovranno organizzare la chiamata ed essere presenti – da remoto – per tutta la sua durata.
Così il Tribunale di Terni, con la pronuncia del 30 marzo 2020 (giudice Velletti), ha bilanciato l’interesse dei genitori e dei figli minori per garantire il pieno diritto alla bigenitorialità unitamente all’interesse e alla tutela della salute pubblica individuale (minori e genitori) e collettiva (con tutte le precauzioni per la salute).
Il provvedimento ha armonizzato i canoni codicistici della famiglia con i decreti d’urgenza volti a contrastare l’emergenza epidemiologica.
